Il mototurista ha come idea fissa il viaggio,sarà perchè è abituato ad essere mandato spesso a quel paese, sarà perchè da bambino veniva sottoposto a propulsioni tramite leva plantare(calci in culo), o sempilcemente perchè si sente male se stà fermo per più di 36 ore nello stesso posto.
Riconoscerlo è davvero semplice,in quanto se si vedono dei forzieri attaccati a un telaio con due ruote, basterà sbirciare sotto ai suddetti bauli e noterete un omino con casco integrale con parte anteriore alzata, a volte con un pò di fortuna, si può riuscire ad avvistare anche la sua compagna, che si distingue dal maschio per la protuberanza sul petto.Per motivi di marketing, i colori del" mantello" anzi dell'abbigliamento variano dal nero al grigio topo/criceto russo.
Il mezzo che sta sotto le valige( piene di qualsiasi cosa possa entrarci) è difficile da riconoscere, ma molto probabilmente è una moto dalle sembianze pachidermiche, che suo malgrado ha viaggiato in mezzo mondo, in tutte le condizioni atmosferiche(più il tempo è di merda e più il mototurista è appagato).Và da sè che per fare questa vita la catra di credito ha dei solchi tipo "vinile"dovuti alle migliaia di strisciate.
Chi riesce ad arrivare alla vecchiaia,è ormai un tutt'uno con la moto,nel senso che ci vive sopra e le poche volte che riesce a scendere, le articolazioni fanno il rumore tipico della legna che si spacca di colpo.
Non posso dirlo con certezza ma fra qualche anno spero di far parte di questa categoria.
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