Ognuno di noi almeno una volta nella vita si è giocato un Jolly,intendiamoci non il Jolly dei mazzi di carte che sia poker o sette e mezzo,ma il Jolly che dopo un imprevisto( specie sulla strada) si presenta davanti ,di fianco o da qualsiasi altra parte.
Si dice che chi tiri troppo la corda prima o poi la spezzi,c'è chi la sorte la sfida gettandosi in sorpassi continui,chi facendo pieghe con le orecchie per terra,chi andando a manetta tra i boschi,chi facendo salti che farebbero impallidire certi scimpanzè o chi più semplicemente sfidando tutti i giorni il traffico delle città, che non è cosa da poco.
A me personalmente è capitato parecchie volte di tirar fuori questo Jolly, e sotto il casco le espressioni sia facciali che vocali che fuoriescono sono da evitare in qualsiasi altra occasione,pena l'isolamento forzato a Sant'Elena e la scomunica al Vaticano.
Naturalmente quando si parla di certe cose tra motociclisti l'argomento muore sul nascere e le mani degli interessati , vanno in automatico a palpeggiare lo scroto(di solito ognuno si tocca il suo,ma di questi tempi non si può mai dire) io mentre scrivo faccio lo stesso (nel senso che tocco il mio).
Il disonore tipico che può capitare dopo un Jolly giocato male è quello di ritrovarsi per terra inginocchiati tipo preghiera del venerdì in moschea, offrendo le terga al cielo e da questa posizione molto probabilmente è nato il detto la paura fa 90°.
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