Inzio la carrellata delle varie tipologie di motociclista,dal tipo forse a me più caro:
-Lo stradista.E' quasi certo che da bambino questo tipo di esemplare, ha fatto grandi scorpacciate di pane e nutella, mentre guardava alla TV il suo cartone/telefilm preferito, che trattava di supereroi, invincibili, invulnerabili,inossidabili,incorrutibili,immarcescibili e metteteci pure gli altri in..che vi vengono in mente.
Tale lavaggio del cervello, lo ha portato da adulto a possedere a tutti i costi, una fiammante moto da strada,
le correnti di pensiero, a questo punto si dividono: chi è benestante compra le italiane ,chi invece vive normalmente compra le jap.
In comune hanno comunque la capacità di piegare non solo la moto,ma anche lo spazio tempo con racconti del tipo:Quando sono uscito oggi da casa,appena ho fatto la prima piega, ero cosi piegato che ho raschiato lo specchietto in carbonio impennando ai 280,oppure:Quest'estate mi sono fatto il giro dell'Europa in una settimana,logicamente gli spostamenti li facevo all'lba, di modo che alle 8 del giorno dopo ero già in spiaggia a fare fitness con le modelle del posto, che per ringraziarmi della lezione mi ripagavano in natura.
I più sobri, vestono con tute di pelle bicolore, intonate ai colori della propria amata(pardon moto)mentre i più esibizionisti li puoi scambiare per un pilota appena,uscito da un campionato supersport o superstock.
L'argomento codice della strada, è considerato come la predica del prete la domenica mattina e la collaborazione tra simili, fà invidia per buone intenzioni ad emergency, poi fa niente se ogni automobilista che sgarra è passibile di condanna a morte.
Un'altra cosa fondamentale, è la cura dell'amata,per la quale si è disposti a fare carte false...tipo assegni scoperti nel pagare il tagliando a 3 zeri.Questa descrizione dello stradista, è ovviamente un'accozzaglia di luoghi comuni fatta per farsi due risate ma se vi siete riconosciuti.....beh fatti vostri anche perchè alla fine mi sono praticamente descritto io.
Yamaha YZ 125 '99
giovedì 28 ottobre 2010
lunedì 25 ottobre 2010
La moto(secondo me)
Saluto tutti quelli che in qualche modo, si troveranno a leggere questo blog e che probabilmente come me, sono affetti da una "malattia" che si contrae già in tenera età e forse non passerà mai ,(come poi del resto ho avuto anche modo di constatare nelle persone in là con gli anni).
Sto parlando della passione per le due ruote motorizzate, passione che ci spinge ad affrontare discussioni in famiglia, con gli amici,gli sconosciuti e a volte con le "forze dell'ordine"... , essere criticati,etichettati guardati con cattiveria...a prendere freddo,caldo,pioggia...e cosa forse più importante,a sfidare la sorte(toccatevi pure gli zebedei).
I post pubblicati, non vogliono essere in alcun modo offensivi verso nessuno, in quanto sono frutto della mia personale idea che ho della moto,in altre parole ogni riferimento a fatti, personaggi o cose è puramente casuale.Mi sembra giusto iniziare con un pò di autoironia.Fino ad ora ,ho speso un sacco di Soldi ed energie per poter avere sempre una moto con me,Il primo flash fù vedendo una pista da cross, le moto avevano ancora i due ammortizzatori posteriori e io mo ciucciavo il pollice,(segno tangibile che è passato qualche anno),da lì fino al momento di possedere la prima moto ne è passata di acqua sotto i ponti. Data la diponibilità economica, a 14 anni il primo mezzo fù un 50cc di marca italiana e marce alla manopla sx ,che faceva il verso alle moto da enduro, con la potenza di un topo asmatico,ma minchia che contentezza andare a zonzo con il superbravo3. A 16 anni, il primo 125(che bei tempi gli anni '90 con tutti quei 125 2T)più importante delle fidanzatine, nera ,cattiva e con una forte crisi di identità in quanto nè moto stradale nè enduro,il TDR mi rispecchiava in pieno essendo io un eterno indeciso.Il giorno del 18°compleanno mi regalai il 600 stradale che poi fù come il primo amore ossia tante gioie e dolori,( sopratutto dopo essere caduto),l'FZR viaggiava e con lei viaggiavano anche tante amate lire. Dopo aver lessato il motore e distrutto le carene, arrivò il momento di cambiare il mezzo e dietro consiglio esperto, la scelta cadde sul CBR600F,granitica e inossidabile mai un problema, ma aimè con gli anni che passavano,l'€uro che incalzava e la mole da pachiderma in confronto alle new entry arrivò anche per lei il viale del tramonto.La naturale evoluzione dell'uomo che si avvicina agli" anta" dove porta?all'acquisto di unaYZ 125 da cross con la quale andarsi a sfogare in pista nei fine settimana , per sentirsi come i ragazzini( che però mi passano sulla schiena senza rispetto).Io comunque vado avanti per la mia strada, con l'idea ben chiara che per divertirsi servono due requisiti:
-Conoscere i propri limiti,valutando quelli degli altri
-Tornare a casa interi
Tutto il resto equivale alle chiacchere quindi stà a zero( secondo me).
Sto parlando della passione per le due ruote motorizzate, passione che ci spinge ad affrontare discussioni in famiglia, con gli amici,gli sconosciuti e a volte con le "forze dell'ordine"... , essere criticati,etichettati guardati con cattiveria...a prendere freddo,caldo,pioggia...e cosa forse più importante,a sfidare la sorte(toccatevi pure gli zebedei).
I post pubblicati, non vogliono essere in alcun modo offensivi verso nessuno, in quanto sono frutto della mia personale idea che ho della moto,in altre parole ogni riferimento a fatti, personaggi o cose è puramente casuale.Mi sembra giusto iniziare con un pò di autoironia.Fino ad ora ,ho speso un sacco di Soldi ed energie per poter avere sempre una moto con me,Il primo flash fù vedendo una pista da cross, le moto avevano ancora i due ammortizzatori posteriori e io mo ciucciavo il pollice,(segno tangibile che è passato qualche anno),da lì fino al momento di possedere la prima moto ne è passata di acqua sotto i ponti. Data la diponibilità economica, a 14 anni il primo mezzo fù un 50cc di marca italiana e marce alla manopla sx ,che faceva il verso alle moto da enduro, con la potenza di un topo asmatico,ma minchia che contentezza andare a zonzo con il superbravo3. A 16 anni, il primo 125(che bei tempi gli anni '90 con tutti quei 125 2T)più importante delle fidanzatine, nera ,cattiva e con una forte crisi di identità in quanto nè moto stradale nè enduro,il TDR mi rispecchiava in pieno essendo io un eterno indeciso.Il giorno del 18°compleanno mi regalai il 600 stradale che poi fù come il primo amore ossia tante gioie e dolori,( sopratutto dopo essere caduto),l'FZR viaggiava e con lei viaggiavano anche tante amate lire. Dopo aver lessato il motore e distrutto le carene, arrivò il momento di cambiare il mezzo e dietro consiglio esperto, la scelta cadde sul CBR600F,granitica e inossidabile mai un problema, ma aimè con gli anni che passavano,l'€uro che incalzava e la mole da pachiderma in confronto alle new entry arrivò anche per lei il viale del tramonto.La naturale evoluzione dell'uomo che si avvicina agli" anta" dove porta?all'acquisto di unaYZ 125 da cross con la quale andarsi a sfogare in pista nei fine settimana , per sentirsi come i ragazzini( che però mi passano sulla schiena senza rispetto).Io comunque vado avanti per la mia strada, con l'idea ben chiara che per divertirsi servono due requisiti:
-Conoscere i propri limiti,valutando quelli degli altri
-Tornare a casa interi
Tutto il resto equivale alle chiacchere quindi stà a zero( secondo me).
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