Durante un Autunno inoltrato e insolitamente caldo,decido di farmi un giro in città e passando davanti al concessionario ufficiale Suzuki,l'occhio và diretto al parcheggio antistante, dove c'è in bella mostra una V-strom 1000, con un adesivo sul plexigalss che recita"test ride",mi domando ma questa è istigazione? Beh, non me ne frega, inverto la direzione di marcia e convintissimo mi fiondo nel concessionario dove vengo accolto dalla moglie del propietario, la quale mi prepara le scartoffie per effettuare il test.Saltati i convenevoli, accendo la moto così com'è, senza modificare nulla dato che subito mi trovo a mo agio.
L'ergonomia è azzeccata,la moto è compatta e ben costruita anche se esteticamente a me non convince molto,sopratutto nella parte inferiore...e poi Suzuki la mena tanto con il fatto che il DR BIG era la prima moto con il becco.. e non la GS, ( a me sembra di aver letto che la Gilera xr-1 arrivò prima) e va beh...passiamo a quel poco di guida che mi è concessa dico tra me e me,la moto si dimostra facile e intuitiva e permette di andare a passeggio nel flusso del traffico cittadino senza singhiozzi o strappi,ma si sà le moto devono anche essere divertenti e imboccata una strada trasversale, una smanettata più decisa rivela il carattere di questa moto ,ossia cattivo quanto basta per essere appunto divertente e già che ci sono, faccio un paio di saliscendi dai marciapiedi sgomberi dai pedoni e anche le sospensioni digeriscono i saltelli,certo non mi fiderei a fare un enduro degno di questo nome ma una vacanza con moto carica e escursioni su strade bianche e spiagge decisamente si.
Tornato al punto di partenza e consegnato le chiavi, vengo informato del prezzo e della promozione di turno con la disponibilità degli accessori,ma il mio scopo non è acquistare ma "scroccare" più giri possibili con moto che non potrò o non vorrò mai comprare.
bike life
Yamaha YZ 125 '99
lunedì 16 febbraio 2015
martedì 12 febbraio 2013
Restauro GSX-R 750 1991
L'astinenza da Moto può far male..molto male.
Per un motociclista incallito quando non si scorrazza in lungo e in largo con una moto scattano dei meccanismi mentali abbastanza contorti,condizionati da tanti fattori.
Nel mio caso l'astinenza dalla guida di una moto targata ,in favore di una motocross per alcuni anni ,è stata terreno fertile per pensare a vari aspetti del mondo "moto",ad esempio:sport,abbigliamento,concessionari... e in particolare le moto d'epoca,quest'ultimo aspetto si è insinuato in me a causa di una moto che giaceva abbandonata da alcuni anni in una cantina.Come si può vedere, si tratta di una GSX-R 750 1991 che proprio d'epoca non è, ma all'atto della scoperta stava per compiere vent'anni e in italia dopo tale età un veicolo può essere considerato d'epoca se iscritto al registro storico.
Ma per essere iscritto un veicolo deve in primo luogo essere in stato di conservazione ottimale,"come appena uscita dal concessionario" ribadirono i signori della FMI, sopratutto se parliamo di una moto moderna con solo vent'anni.Beh la GSX-R in questione, non rispondeva ai requesiti,ma se non altro tutti i pezzi che c'erano erano quelli originali,e da questa valutazione è partita la mia decisione di restaurarla.Smonta,, pulisci, riempi ,rimpiazza ,il tutto nel tempo libero e la moto quasi per miracolo ha ripreso forma(e per forma intendo quella vintage) e vita ,visto che dopo qualche clic di avviamento il motore ha ripreso a ruggire cattivo come se si fosse svegliato già incazzato per il troppo disturbo dopo tanti anni passati a dormire.
I primi due anni dopo la rinascita della" nonnetta cattiva "sono passati tra l'utilizzo normale e un ulteriore restauro più approfondito che ha riguardato la riveniciatura completa fatta da -Racing design-carrozziere specializzato nella colorazione delle moto e un tagliando più approfondito del motore fatto da -Squadra coste-.
A questo punto tutto era pronto per l'invio dei documenti per l'iscrizione al registro storico e così feci,era Giugno 2012,mi avevano detto che la procedura era un pò lunga, ma alla stesura di questo post(Febbraio 2013) tutto è ancora in alto mare.
Riuscirà la "nonnetta cattiva" a guadagnare un posto nei registri burocaratici della FMI ? Ai posteri l'ardua sentenza, tanto sono passati 22 anni e uno più o uno meno non fà certo differenza.Ma il giorno che mi arriverà la risposta tornerò su questo post per aggiornare la" sua" storia.Come promesso torno ad aggiornare lo stato della "nonnetta"che da Luglio 2013 può vantare l'iscrizione nel registro storico FMI, FINALMENTE.
Per un motociclista incallito quando non si scorrazza in lungo e in largo con una moto scattano dei meccanismi mentali abbastanza contorti,condizionati da tanti fattori.
Nel mio caso l'astinenza dalla guida di una moto targata ,in favore di una motocross per alcuni anni ,è stata terreno fertile per pensare a vari aspetti del mondo "moto",ad esempio:sport,abbigliamento,concessionari... e in particolare le moto d'epoca,quest'ultimo aspetto si è insinuato in me a causa di una moto che giaceva abbandonata da alcuni anni in una cantina.Come si può vedere, si tratta di una GSX-R 750 1991 che proprio d'epoca non è, ma all'atto della scoperta stava per compiere vent'anni e in italia dopo tale età un veicolo può essere considerato d'epoca se iscritto al registro storico.
Ma per essere iscritto un veicolo deve in primo luogo essere in stato di conservazione ottimale,"come appena uscita dal concessionario" ribadirono i signori della FMI, sopratutto se parliamo di una moto moderna con solo vent'anni.Beh la GSX-R in questione, non rispondeva ai requesiti,ma se non altro tutti i pezzi che c'erano erano quelli originali,e da questa valutazione è partita la mia decisione di restaurarla.Smonta,, pulisci, riempi ,rimpiazza ,il tutto nel tempo libero e la moto quasi per miracolo ha ripreso forma(e per forma intendo quella vintage) e vita ,visto che dopo qualche clic di avviamento il motore ha ripreso a ruggire cattivo come se si fosse svegliato già incazzato per il troppo disturbo dopo tanti anni passati a dormire.
I primi due anni dopo la rinascita della" nonnetta cattiva "sono passati tra l'utilizzo normale e un ulteriore restauro più approfondito che ha riguardato la riveniciatura completa fatta da -Racing design-carrozziere specializzato nella colorazione delle moto e un tagliando più approfondito del motore fatto da -Squadra coste-.
A questo punto tutto era pronto per l'invio dei documenti per l'iscrizione al registro storico e così feci,era Giugno 2012,mi avevano detto che la procedura era un pò lunga, ma alla stesura di questo post(Febbraio 2013) tutto è ancora in alto mare.
Riuscirà la "nonnetta cattiva" a guadagnare un posto nei registri burocaratici della FMI ? Ai posteri l'ardua sentenza, tanto sono passati 22 anni e uno più o uno meno non fà certo differenza.Ma il giorno che mi arriverà la risposta tornerò su questo post per aggiornare la" sua" storia.Come promesso torno ad aggiornare lo stato della "nonnetta"che da Luglio 2013 può vantare l'iscrizione nel registro storico FMI, FINALMENTE.
martedì 12 giugno 2012
Honda Crosstourer 1200
Honda Crosstourer 1200,arriva sul mercato quasi obbligata per contrastare tutte le altre maxi enduro che a loro volta tentano di contrastare la più venduta BMW GS 1200.
E quando Honda fabbrica una moto del genere si può star certi di essere davanti a un prodotto al top di gamma.
La linea ricalca un pò quella della sorella Crossrunner 800 anche se nell'insieme secondo me è più riuscita ed equilibrata,in sella si stà comodi,con le gambe non troppo divaricate e le braccia con angolazione sull'aggressivo andante visto che i gomiti sono ben larghi,questa posizione in sella aiuta a tenere a bada un motore esuberante che allo spalancare del gas si fà sentire con un "calcio nel fondoschiena",di contro a me quest'altezza da terra non mi ha dato subito confidenza nelle curve,forse dovuta anche al fatto che lì davanti c'è una ruota da 19" che sull'asfalto ha bisogno di essere usata per prenderci confidenza,mentre sullo sterrato non ho avuto modo di testarla
ma non credo che questa moto possa permettersi cose troppo spinte (anche il peso gioca contro questo utilizzo) e le sospensioni sono comunque orientate verso la strada.
La Supertènèrè 1200 ha una rivale degna in questa Crosstourer.
Altro neo è il prezzo che di questi tempi è una cosa che alla gente stà particolarmente a cuore...
E quando Honda fabbrica una moto del genere si può star certi di essere davanti a un prodotto al top di gamma.
La linea ricalca un pò quella della sorella Crossrunner 800 anche se nell'insieme secondo me è più riuscita ed equilibrata,in sella si stà comodi,con le gambe non troppo divaricate e le braccia con angolazione sull'aggressivo andante visto che i gomiti sono ben larghi,questa posizione in sella aiuta a tenere a bada un motore esuberante che allo spalancare del gas si fà sentire con un "calcio nel fondoschiena",di contro a me quest'altezza da terra non mi ha dato subito confidenza nelle curve,forse dovuta anche al fatto che lì davanti c'è una ruota da 19" che sull'asfalto ha bisogno di essere usata per prenderci confidenza,mentre sullo sterrato non ho avuto modo di testarla
ma non credo che questa moto possa permettersi cose troppo spinte (anche il peso gioca contro questo utilizzo) e le sospensioni sono comunque orientate verso la strada.
La Supertènèrè 1200 ha una rivale degna in questa Crosstourer.
Altro neo è il prezzo che di questi tempi è una cosa che alla gente stà particolarmente a cuore...
venerdì 11 maggio 2012
Test ride Honda NC 700 X
Questa moto,in foto non rende giustizia ,questa è la prima cosa che mi viene in mente guardando queste foto.
Dal vivo è decisamente più bella(anche se non fà clamore,la linea è quella della sorella Crossrunner) e equilibrata,daltronde Honda ha sviluppato questa moto e la gemella naked(più bassa di seduta e sospensioni) con l'intento di accontentare un pò tutti i motociclisti dagli smanettoni pentiti,ai motociclisti di ritorno fino agli ex scooteristi.
Propulsore e telaio sono un nuovo progetto pensati per rendere la vita in sella subito facile con il bicilindrico fronte marcia che ha potenza appena sufficente ma di contro con una coppia che spinge quando c'è da fare qualche sorpasso,il comportamento su strada è intuitivo e le curve vengono da sè,quando c'è da frenare ci si affida al sistema ABS combinato che agisce al pedale del freno dietro azionando però anche un pistoncino del disco anteriore,cosa che ai neofiti non dispiacerà,visto che l'assetto della moto resta abbastanza neutrale in caso decelerazioni.
La stumentazione è ben fatta e ordinata con blocchetti ben sagomati, parabrezza(un pò più alto era meglio),manubrio alla giusta distanza e cosa molto comoda un porta casco al posto del serbatoio,quello vero è sotto la sella,con la poca praticità che ad ogni rifornimento la stessa andrà alzata.C'è da dire che i consumi dichiarati sul misto,sono di 26-27 Km/l e i tagliandi ogni 12000 Km.Altra cosa positiva per una moto nuova che debutta in periodo di "vacche magre" come questo è il prezzo inferiore a certi scooteroni.Personalmente posso dire che mi è piaciuta sia esteticamente che dinamicamente e dire che l'avevo snobbata...
Dal vivo è decisamente più bella(anche se non fà clamore,la linea è quella della sorella Crossrunner) e equilibrata,daltronde Honda ha sviluppato questa moto e la gemella naked(più bassa di seduta e sospensioni) con l'intento di accontentare un pò tutti i motociclisti dagli smanettoni pentiti,ai motociclisti di ritorno fino agli ex scooteristi.
Propulsore e telaio sono un nuovo progetto pensati per rendere la vita in sella subito facile con il bicilindrico fronte marcia che ha potenza appena sufficente ma di contro con una coppia che spinge quando c'è da fare qualche sorpasso,il comportamento su strada è intuitivo e le curve vengono da sè,quando c'è da frenare ci si affida al sistema ABS combinato che agisce al pedale del freno dietro azionando però anche un pistoncino del disco anteriore,cosa che ai neofiti non dispiacerà,visto che l'assetto della moto resta abbastanza neutrale in caso decelerazioni.
La stumentazione è ben fatta e ordinata con blocchetti ben sagomati, parabrezza(un pò più alto era meglio),manubrio alla giusta distanza e cosa molto comoda un porta casco al posto del serbatoio,quello vero è sotto la sella,con la poca praticità che ad ogni rifornimento la stessa andrà alzata.C'è da dire che i consumi dichiarati sul misto,sono di 26-27 Km/l e i tagliandi ogni 12000 Km.Altra cosa positiva per una moto nuova che debutta in periodo di "vacche magre" come questo è il prezzo inferiore a certi scooteroni.Personalmente posso dire che mi è piaciuta sia esteticamente che dinamicamente e dire che l'avevo snobbata...
sabato 14 aprile 2012
Test ride BMW K 1600 GT
Questo 2012 in fatto di test ride è partito piuttosto in sordina per quel che mi riguarda,ma ad Aprile noto su un popolare sito di moto la pubblicità di un evento che BMW stà organizzando in tutta Italia con una struttura itinerante che ferma a Brescia il 14/15,ossia il "fun 2 to ride",che messo per scritto è abbastanza semplice,ma da pronunciare,davanti a una bella recepsionist può diventare imbarazzante...per partecipare a tutto ciò bisognava prenotarsi tramite telefono ad un call center dedicato,dove una gentile signorina ti domandava un pò tutti i dati necessari,(mancava solo il reddito lordo annuale)e poi ti veniva assegnato l'orario,il giorno scelto e il luogo(che nel caso di Brescia è la concessionaria BMW Nember) roba che neanche la sanità pubblica riesce a fare.
La mia scelta sulla moto da provare ricade quindi sull'ammiraglia della casa tedesca la K 1600 GTd'altronde quando poteva ricapitarmi l'occasione di salire su un mezzo del genere che si colloca nella fascia di gran turismo di alta gamma.La giornata scelta per la prova presenta un tempo abbastanza... come dire...di merda,con nuvole basse e grigie e pioggerella fastidiosa che un pò aumenta,un pò diminuisce ma poco male, una moto del genere non teme certo due gocce d'acqua,se mai è il pilota ad avere problemi..dopo aver compilato la liberatoria e aver partecipato ad un breve briefing(il tutto si svolge nella struttura mobile composta da un rimorchio di un camion con un tendone enorme dove c'è allestita un hospitality con tavolini, tv lcd e due postazioni reception che ricordano un misto tra un paddock,un bar e un ufficio,arriva il momento di salire in sella.La moto a prima vista è imponente,si nota subito il 6 che è a fianco del motore fà da monito e ricorda che sotto al popò ci sono ben 6 cilindri che ti portano da un punto A a un punto B in un tempo molto breve...visto i 160 CV che scalpitano.Esteticamente la linea è molto filante e proporzionata (và ricordato che si parla di una moto di 350 Kg).Una volta in sella si è accolti come in salotto su una poltrona presidenziale , la posizione è comunque eretta , le braccia leggermente piegate,( forse un pelo alta l'impugnatura delle manopole) le gambe inserite senza ostacoli ma protette dalla carena .Si tocca terra anche se non si hanno gambe chilometriche(,Io sono "alto "173 cm) e quindi il peso totale non si fà sentire a moto ferma sopratutto per merito del bilanciamento dei pesi,i comandi sono un pò diversi dalle moto giapponesi,e su moto del genere sono anche un pò più numerosi , i dati sul cruscotto sono ben visibili,forse potrebbero distrarre un pò dalla guida, che sò, radio tal dei tali in funzione rds sulla moto io non sono proprio abituato ad averla..poi ci sono tutte le altre cose di cui non ho voluto neppure approfondire il funzionamento, a me in fondo di una moto interessa la sensazione di guida che trasmette al pilota.Il test parte e il gruppo è accompagnato da due apripista, uno davanti a tutti e uno dietro che chiudeva la fila, il giro è prestabilito e il loro compito è sorvegliare un pò tutti i" riders".Le strade scelte per il test non erano certo il massimo in quanto abbastanza trafficate e con poche curve(per i miei gusti)ma non per questo non ho potuto apprezzare il motore della K che al girare della manopola del gas ti fà ricordare che stai guidando una moto con la M maiuscola,questo perchè ci sono stati dei momenti ad andatura passeggio che sembrava davvero di guidare una motina leggera ,leggera, questa leggerezza è avvertibile anche in curva dove la moto diventa divertente e intuitiva nella piega,in mani esperte credo che cavalletti e pedane tocchino terra abbastanza presto.Nel momento di frenare ci si affida ad un ABS, con frenata combinata al pedale del freno posteriore che chiamato in causa fà abbassare quel tanto che basta la moto anche sulla ruota anteriore stabilizzando l'assetto,( a me personalmente è piaciuto anche perchè la sicurezza su due ruote non è mai abbastanza).Tutto il test è durato mezz'ora circa e si è svolto sotto la pioggia ma con mio grande stupore le uniche parti umide quando sono sceso dalla moto erano il casco e le spalle, a testimonianza della protezione che offre la carena(gli altri riders non erano così asciutti).Ultima curiosità che ho voluto verificare di persona è la capienza delle valigie laterali, dotate di apertura centralizzata e in tinta con la colorazione, abbastanza capienti da contenere un casco integrale più un altro oggetto di piccole dimensioni ,su una GT così sono d'obbligo,anche se al momento di scendere bisogna ricordarsi di non sbatterci il piede,il cavalleto laterale è posizionato dove ci si aspetta di trovarlo e azionarlo è abbastanza naturale,tra i difetti metto al primo posto il prezzo che non è certo a buon mercato ma per un prodotto così..si sà, già la marca è tra le più blasonate,poi l'equipaggiamento è al top.E pensare che qualche anno fà una moto del genere non l'avrei nemmeno guardata...oggi se fossi milionario me ne metterei una in garage. Un grazie a BMW per il giretto offerto è d'obbligo.
giovedì 22 dicembre 2011
lunedì 31 ottobre 2011
Test ride BMW F 800 GS
Più che un test ride,questo è uno "scrocc ride",in quanto la moto in questione non proviene da nessun concessionario, ma è di proprietà di un mio amico che mi aveva avvisato di un eventuale acquisto della stessa,ma non si era sbilanciato su date o altro.
Un giorno di primavera quando l'ho incontrato in sella alla sua nuova moto,non nascondo che la sorpresa è stata grande e inaspettata ,in quanto prima di allora ero abituato a vederlo su una XT 600 classe 1990(gloriosa moto).
Il rombo al minimo è educato ma nelle brevi acclerazioni che ho potuto fare il sound cambia e diventa aggressivo e la spinta ai bassi è veramente forte, come solo un bicilindrico sà fare.
Un giorno di primavera quando l'ho incontrato in sella alla sua nuova moto,non nascondo che la sorpresa è stata grande e inaspettata ,in quanto prima di allora ero abituato a vederlo su una XT 600 classe 1990(gloriosa moto).
A questo punto,dopo i convenevoli lui mi ha offerto di farci un giro di prova e manco a dirlo io non ho certo rifiutato.L'approccio parte dall'estetica che io personalmente ritengo azzeccata e più piacevole della sorella maggiore che si conferma comunque un must,e difatti un pò di cloni quà e là sono nati.Un'altro punto di forza di questa moto è la ciclistica,che abbandonato il telelever,il cardano e montata la ruota anteriore da 21" guadagna carattere e capacità di fare off-road a livelli impegativi,i limiti a questo punto saranno il peso complessivo della moto e le capacità del pilota.
La seduta è confortevole,sia per me che ho una statura medio-bassa,sia per il propietario che ne ha una medio-alta.
I comandi al manubrio,sono un pò diversi rispetto alle altre moto che mi è capitato di provare,ma nulla di incompresibile e con mio grande piacere noto che c'è anche il pulsante orientabile su due posizioni per le manopole riscaldabili(vera goduria quando il freddo inizia a farsi sentire).Il rombo al minimo è educato ma nelle brevi acclerazioni che ho potuto fare il sound cambia e diventa aggressivo e la spinta ai bassi è veramente forte, come solo un bicilindrico sà fare.
L'assetto standard delle sopspensioni è ottimo è queste si adattano sia alle buche cittadine che alle curve di montagna,la dinamicità è aiutata anche dal serbatoio che si trova sotto la sella e abbassa il baricentro.Ad oggi la BMW F 800 GS secondo me si colloca in una fascia di moto che stà rinascendo, ossia le tuttofare,moto che ti soddisfano sia durante un giro breve ad andatura allegra, sia per turismo con passeggero e bagagli e non disdegnando nel frattempo qualche derapata sullo sterrato.
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