Non posso dire di aver mai fatto parte di un folto gruppo di motociclisti,anzi l'unico periodo della mia vita in cui giravo con degli "amici" in moto è ormai un ricordo lontano,quindi quando mi capita di accodarmi ad altri motociclisti le sensazioni che provo sono un pò confuse e vanno dalla felicità di aver trovato un provvisorio compagno di viaggio alla malinconia dei ricordi di gioventù.Altre domande attraversano la testa tipo:
-chi sarà costui ?
-che moto sarà ?
-da dove verrà ?
-dove andrà ?
E via dicendo i Km passano e ad un tratto mi rendo conto che la mia concentrazione si è spostata dalla strada al motocilista e questo non và per niente bene,infatti la prima cosa da sapere quando si và per strada(con qualsiasi veicolo) è che lo sguardo deve essere sempre puntato sul punto dove si vuole andare e non sulle chiappe della passeggera appollaiata sul mini codino della supersport di turno,pena un clamoroso dritto alla prima curva.
Magari tutto dipende dall'imprintig che ognuno di noi vive da bambino,ma la moto per me resta un bellissimo oggetto da vivere da solo,non per niente la dinamicità della propria fidata la si apprezza fino in fondo quando si è sulla sella in solitaria,qualcuno non sarà d'accordo(mogli/fidanzate in testa) ma non nsono certo l'unico a pensarla così e poi si sà che in fondo in fondo ogni motociclista è un lupo solitario.