Yamaha YZ 125 '99

Yamaha YZ 125 '99

martedì 26 aprile 2011

Motociclisti brava gente:l'acquazzone

La settimana lavorativa nel periodo primavera/estate, si sà è lunga e noiosa,e il motociclista tipo( anche se si reca al lavoro con la sua prediletta),nei momenti più noiosi o difficili non fà altro che fantasticare e poi progammare il giro del fine settimana.
E' quindi normale che la persona in oggetto dia l'impressione di essere svampita e distratta,ci mancherebbe ,con la mente impegnata a immaginare le strade sinuose e sgombre dal traffico come solo negli spot si possono vedere.Il motore che con il suo sound tiene compagnia,  meglio di una radio,(la voce del passeggero è superflua).
Finalmente arriva il venerdì sera e la voglia di partire  è quasi incotenibile,ne è la prova la strada alternativa presa per tornare a casa dal lavoro facendo le prove più disparate per simulare le situazioni del giorno successivo.
Ma c'è una cosa che fin dal lunedì, lavora come un tarlo la mente del soggetto:
La condizione meteorologica.
Per scacciare i cattivi pensieri, ci sono i metodi più disparati ma il più scentifico di tutti sono le previsioni del tempo a lungo termine,(che sono affidabili come le utilitarie low cost).



Sabato mattina è tutto pronto,  ognuno a suo modo ha organizzato la logistica come meglio crede,senza capi  e capetti che dicono fai così e fai cosà , data un ultima occhiata al cielo che non è nè grigio ne azzurro si ingrana la prima  e via si percorrono i primi Km e con loro i cattivi pensieri se ne vanno via veloci.Percorsi circa 40/50 Km , il pensiero più subdolo prende piano piano sostanza, ossia qualche gocciolina di acqua si posa sulla visiera, ma l'ottimismo che ha accecato il centauro ha la meglio sulla ragione e non fà vedere che all'orizzonte,( proprio là dove si vuole arrivare ci sono delle nuvole che starebbero bene giusto in posti come caponord o foreste pulviali ).La maggior parte delle volte,ci si ritrova ad" impattare "contro un muro d'acqua che nel giro di un minuto inzuppa i vestiti fino alle mutande ,a questo punto i più organizzati mettono in pratica la vestizione della tuta antiacqua che dopo anni di allenamento richiede 35.4 sec. per essere indossata completamente,i più sprovveduti si dividono in due branche principali:
-La prima, che prosegue il viaggio perchè essere dei duri comporta questo ed altro.
-La seconda,che si ferma per ripararsi ad ogni sporgenza che possa riparare dalle gelide gocce.
Ad ogni modo qualche imprecazione esce dalle bocche di tutte le categorie di centauri e sotto l'acqua i motociclisti sono tutti uguali e fanno anche un pò di malinconia.
Naturalmente l'acquazzone, accompagnerà i biker fino al ritorno a casa per poi non lasciare traccia di sè già dal lunedì mattina, quando il ciclo si ripeterà all'infinito.

lunedì 18 aprile 2011

Serie A & serie B


All'inizio di questo 2011 è stata" sventolata" dai media, la dichiarazione del "dottore ammalato",che più o meno sosteneva che la motoGp è paragonabile alla serie A,mentre la SBK è come la serie B.
Non c'è dubbio che la MotoGp, è la classe dove le case mettono in pista il massimo della tecnologia disponibile e ammissibile dal regolamento e quindi anche i tempi e le velocità sono imbattibili,ma tutta questa esclusività quanto può essere esaltante se poi le gare sono noiose?Dal canto suo la SBK, ha via via perso quel fascino rude che aveva agli albori, quando le moto erano veramente derivate di serie per via dei pezzi così elaborati e speciali che poco hanno da  invidiare alle motoGp.Forse il vero punto di forza della SBK è lo spettacolo che nasce durante la maggior parte delle gare con sorpassi e rimonte che dall'altra parte sono più rari.Quindi l'occhio umano preferisce guardare gare combattute ma con tempi sul giro più lenti o prestazioni al top con situazioni monotone?
E per girare il quesito al modo "palloso" è meglio una partita di future speranze con tanti gol o una con le superstars del momento che fiinsce 0 a 0?
Ai poster l'ardua sentenza.

lunedì 11 aprile 2011

Test ride Suzuki gsr 750


Sull'onda dei test ride anche Suzuki ha proposto il suo,offrendo come mezzo da provare la sua gsr 750 ossia la naked di punta della casa.
Il concessionario principale della zona di Brescia nord è probabilmente "EUROMOTO GORINI" rivenditore ufficiale dei modelli stradali e scooter.La concessionaria porta il nome del proprietario, che a suo tempo è stato campione italiano di regolarità precisamente nel '64-'65-'66.
L'esemplare da provare è in bella mostra davanti all'entrata e completata la formalità della liberatoria,indossato il casco e i guanti  si sale in sella con facilità, senza "sforbiciate"da ballerino,un pò di effetto strano lo fà la larghezza del serbatoio che lascia le gambe abbastanza divaricate,tutto il resto,dalle pedane agli specchietti,è ben posizionato.
Come le rivali il passeggero non è trattato proprio bene anzi...solo l'amore delle compagne motocicliste può far vedere come sella quel rivestimento nero che si trova sopra il codino.
Ma si sà le moto così si godono appieno  da soli,infatti ingranata la prima( che non si sente nemmeno nell'innesto) la moto fila via liscia(per i miei gusti la frizione staccava troppo in fondo) ed elettrica quando si usa un filo di gas, la situazione cambia nel usare con più decisione il gas,a questo punto si avverte bene la spinta del quattro cilindri, che con un cambio spettacolare(sembra di schiacciare una spugnetta) proietta in avanti cambiando sound,la posizione e la mancanza di un cupolino ,scoraggiano dal raggiungere velocità elevate,ma la guidabilità, invoglia comunque a cercare percorsi tortuosi per puro divertimento.Ribadisco che le moto nude non mi fanno impazzire,ma hanno comunque nella linea "minimal" un certo fascino. Forse le Jap vanno criticate per la somiglianza che hanno tra di loro,ma chi se ne frega daltronde anche tra gli esseri umani esistono i sosia.

martedì 5 aprile 2011

Test ride Yamaha Supertènèrè 1200


Brixia bike,è uno dei concessionari ufficiali Yamaha di Brescia e l'unico che nei dintorni della città (zona S.eufemia) ,metteva  a disposizione tutte le moto disponibili nel test ride che Yamaha ha organizzato per il week end di fine marzo 2011,Quindi quale occasione migliore per provare una moto che mi ha sempre incuriosito ossia la Yamaha Supertènèrè 1200.
Dopo aver compilato la solita liberatoria, stavolta l'attesa per la prova è stata nell'ordine di una mezz'oretta abbondante,dovendo rispettare l'ordine di arrivo al concessionario.Una volta riusciti a mettere le terga in sella  dopo una "semi spaccata "si viene accolti in una moto imponente e che ispira sicurezza e stabilità,certo non è proprio una" piuma"ma una volta in movimento fila sciolta e granitica anche con il passeggero a bordo come nel mio caso. Il bicilindrico,ad andatura" passeggio" brontola tranquillo tipo trattore,ma non appena si apre il comando del gas si sente una spinta vigorosa che proietta avanti molto velocemente, ovviamente tutto l'equipaggiamento è relazionato alla potenza della moto quindi sospensioni, pneumatici e freni con ABS assicurano e infondono comfort e sicurezza.Una critica và fatta alla sensazione che si percepisce nelle manovre lente aprendo e chiudendo il gas che fà un pò sobbalzare la moto( sopratutto se la mappatura selezionata è la sport),questo on-off è dovuto in parte alla trasmissione finale che si affida ad un albero cardanico( che non farà certo rimpiangere la classica catena che altrimenti bisognava sostituire ogni tot Km)e in parte al polso che deve prendere confidenza col comando del gas.Personalmente trovo la linea di questa moto azzeccata, anche se la coda ricorda quella dell tedesca GS con il telaio lasciato in vista di proposito.
Come per gli altri test ride le sensazioni di guida sono relative ad un utilizzo in centro cittadino con passeggero a bordo.Arrivati al concessionario per riconsegnare la moto mi ero dimenticato della semi spaccata che serve per approcciarsi alla "tenerona" e nello scendere: sbam! il ginocchio destro va a sbattere contro il portapacchi,per non fare figuracce resto impassibile(aiutato anche dal casco integrale) e come se niente fosse ricosegno le chiavi,con in testa un sacco di imprecazioni.Lascio il concessionario conscio del fatto di aver provato una gran moto che per essere acquistata ha bisogno di gran soldi in quanto quasi 15000€  senza accessori non sono certo pochi, ma chi se la può permettere, sarà sicuramente soddisfatto di questa ammiraglia della Yamaha.